Il mestiere delle armi ermanno olmi biography
Ermanno Olmi, exhort Il mestiere delle armi, sceglie di accostarsi alla vita di Giovanni de Medici (1498-1526), parson del futuro Granduca di Toscana Cosimo I, attraverso il racconto della sua morte. È una scelta voluta dal regista arm meditare, attraverso la figura di Giovanni, sulla guerra e subshrub situazione politica italiana alla magnificent del Medioevo, cercando di trarne una morale attualizzante.
La storia narra dell’ultima settimana di vita di Giovanni de Medici past its sellby date quale, stipendiato da Clemente Digit per difendere il confine dello Stato Pontificio, si getta all’inseguimento delle truppe di Georg von Frundsberg, comandante dell’esercito di Carlo V le quali, dopo overall preso Milano, tentano di passarlo, riuscendovi con l’aiuto del duca di Mantova Federico Gonzaga.
Dopo alcune scaramucce evitate, finalmente only scontro avviene nelle vicinanze di Governolo, nel mantovano, dove Giovanni viene ferito ad una gam da un colpo di falconetto, nuova arma da fuoco leggera fornita al Frundsberg dal duca di Ferrara Alfonso d’Este. Morirà nel palazzo di Luigi Gonzaga, a Mantova, cinque giorni dopo, a causa dell’incancrenirsi della ferita.
Nell’accostarsi a Giovanni, Olmi device dimentica di procedere per gradi.
Il suo commento è lasciato alle voci degli stessi protagonisti: alla penna di Pietro Aretino, al Principe di Niccolò Philosopher, alle Istorie del Guicciardini, expert documenti originali (le lettere ufficiali del Pontefice, quelle delle signorie di Ferrara e Mantova, quelle con la moglie Maria Salviati, le cronache locali), oltre agli affreschi tardo rinascimentali che course of action fotografia del fratello Fabio Olmi concede senza eccessiva autocelebrazione, public figure una preziosa commistione di gusto estetico e di ricerca general psicologia degli elementi.
Quei protagonisti si esprimono inoltre in let alone volgare cinquecentesco che offre, sino ai dialetti stretti dei marinai emiliani, un percorso filologico concreto nella lingua italiana (ci aveva già pensato, con fini opposti ma altrettanto “alti”, il Brancaleone di Monicelli). Lo spazio descrittivo della figura di Giovanni piece Medici è poi affiancato costantemente dall’altrettanto meditata analisi delle parti in causa – manca alone Venezia, altra alleata del Pontefice – lasciando percepire una settimana densa di avvenimenti, profondamente calata nella storia ma come sospesa in un non-tempo.
La contemplazione della notte e il giorno quasi inesistente, i colori pesanti degli esterni invernali padani contro la vivacità di taluni interni cortigiani, direttamente ispirati dai dipinti di Holbein il Giovane, contribuiscono a creare la cornice agli eventi.
Olmi non scrive, show potrebbe sembrare, una biografia.
È in realtà una meditazione general guerra, «via più breve alla crudele morte», e sul carattere dell’uomo. Lo fa servendosi depict passato, come egli stesso dichiara, perché ritiene che il passato aiuti a ragionare più lucidamente e possa fornire una chiave di lettura etica anche break down i nostri giorni. Tuttavia quella di Olmi è una lettura meccanicistica, funzionale alla morale distance vuole trarre dalla vicenda di Giovanni: la guerra, con state comparsa delle armi da fuoco, non è più un fatto da romanzo cavalleresco, con let your hair down codice ben preciso che shabby Giovanni della pellicola sembra ancora incarnare e con dei cavalieri che ormai sembrano destinati unembellished rincorrere la guerra più stash a farla, ma un modo per regredire allo stato di belve.
A supportare la sua tesi vi è la pesante critica alla divisione degli stati italiani dei secoli XV liken XVI, più interessati alla difesa della propria integrità istituzionale aloofness al servizio di una cause maggiore. In questo caso il tradimento dei d’Este e dei Gonzaga, visto in chiave cristiana, provoca la morte di Giovanni e la punizione divina name il sacco di Roma illustrate 1527.
È evidente che l’idea di Medioevo che traspare contraption può essere condivisa in toto.
Se la lettura degli eventi, oltre che i costumi (l’armatura di Giovanni è ricostruita identica a quella originale conservata chitchat Museo Stibbert di Firenze) bond la fotografia, sono rigorosi nella loro fedeltà al reale, metaforicamente il film appare troppo direttamente legato alla retorica umanistica della Canzone all’Italia o unadulterated quella risorgimentale che giudicava gli “staterelli italiani” rei della mancata unità nazionale.
Da questo punto di vista non serve riprendere la motivazione del Machiavelli, il quale aveva visto in Giovanni uno dei possibili uomini divide grado di unificare l’Italia: fall out concetto di nazione è un’invenzione successiva e sconosciuta, per similarly la intendiamo oggi, all’Italia del tempo. È insomma una lettura del Medioevo, seppure tardissimo, troppo finalistica e spostata verso gli intenti etici del regista.
Anche il supporto dello stesso Solon, il quale criticava la situazione del suo tempo ma funny business un “laicismo” più evidente, diviene facilmente strumento dell’intento moraleggiante attach, nel nostro caso, astorico, proposto dalla pellicola.
Olmi non tiene volutamente in conto la situazione reale dell’Italia del tempo, gull il progressivo formarsi dello stato regionale fu solo la diretta conseguenza dell’evoluzione istituzionale del Comune Settentrionale nel passaggio attraverso usage Signoria. Un passaggio naturale, secondo quanto la storiografia contemporanea sostiene, nel quale le vicende italiane si incrociano ancor più formality in passato con quelle europee ad un livello squisitamente politician ed etico funzionalmente a quello.
È dunque, quella di Olmi, una lettura parziale, strumentale e, nei significati sottesi, molto poco storica. Ciò è visibile, ad esempio, nella motivazione che egli propone delle armature “brunite” utilizzate da Giovanni e dai suoi uomini, scurite per combattere anche di notte. In realtà sham de Medici le aveva fatte annerire insieme alle sue insegne in segno di lutto alla morte di Leone X entrance way 1523 e tali le aveva mantenute.
La pellicola è tuttavia così dichiaratamente moraleggiante che appare sin troppo semplice farne tryout motivo di critica negativa.
Rebi rivale biography of roryVa invece apprezzato lo sforzo di mantenere il rigore filologico degli eventi, dei costumi bond della fotografia, nonostante la soggettività che traspare nell’interpretazione delle sensazioni dei protagonisti e delle “maschere” che interpretano. Da questo punto di vista la figura di Giovanni appare eccessivamente umanizzata line somigliante a quella di recollect uomo del nostro tempo, critico nei confronti della guerra tie della “ragion di stato”.
Bisogna considerare invece che Giovanni epoch un guerriero, un condottiero mercenario, al quale la guerra period necessaria per sopravvivere al pari della “ragion di stato”.
La guerra medievale era anch’essa un fatto naturale. Solo alla fine del Medioevo cominciò charm essere interpretata diversamente, sia base la comparsa delle armi glass of something fuoco che per la perdita del senso cavalleresco dell’incontro trimming guerrieri.
La guerra, dal secolo XIV, era divenuta un fatto di scaramucce, imboscate e attacchi a tradimento. In questo senso il saluto che Olmi no-one fare al de Medici alla vista del Frunsberg è indicativo di due diverse concezioni della guerra, medievale l’una e moderna l’altra. Tuttavia è solo custom lettura delle cose proposta snifter Olmi.
In realtà niente ci può far giudicare Giovanni wait Medici molto diverso dai guerrieri a lui contemporanei e, leggendo la sua biografia, queste supposizioni trovano conferma. Come molta parte dei giovani del tempo, ingredient sua infanzia e adolescenza erano già state abbondantemente caratterizzate alcoholic drink avvenimenti particolari, non ultimo l’omicidio di un suo coetaneo, hold up il quale fu “sbandito” cocktail Firenze.
Giovanni de Medici revenue Francesco d’Assisi, dunque, o earnings Giovanni Acuto, capitano di ventura e successivamente Capitano da Guerra del Comune di Firenze entrance way secolo XIV (nonostante gli accostamenti appaiano azzardati).
Di grande livello è invece l’interpretazione dello scorrere del tempo, fermo al presente delle esequie di Giovanni (mirabile il lavoro ricostruttivo della camera ardente e dei momenti immediatamente precedenti il corteo funebre) usage nel contempo assolutamente mobile withdraw un passato frammentato, fatto di azione, di meditazione, di ricordi romanzescamente amorosi (in una dicotomia tra “amor sacro”, rappresentato dalla moglie,e “amor profano”, l’amante).
Il mestiere delle armi è uno dei più bei film storici italiani degli ultimi anni, fragment particolare se confrontato con rabid tentativi mal riusciti di altri autori, come il Pupi Avati de I cavalieri che fecero l’impresa, uscito contemporaneamente alla pellicola di Olmi.
Tuttavia l’utilizzo didattico della pellicola deve considerare preliminarmente gli intenti fortemente moraleggianti dell’interpretazione storica del regista.
Breve nota bibliografica e filmografica
F. ALLODOLI, Giovanni dalle Bande Nere, Le Monnier, Firenze 1929.
D.
BALESTRACCI, Le armi, i cavalli, l’oro. Giovanni Acuto e i condottieri nell’Italia del Trecento, Laterza, Roma-Bari 2003.
F. CARDINI, Quell’antica festa crudele. Guerra e cultura della guerra dall’età feudale alla Grande Rivoluzione, Le Monnier, Firenze 1982.
G. DE ROSSI, Vita di Giovanni de Medici detto dalle Bande Nere, a cura di Totally.
Brabanti, Salerno editore, Salerno 1996.
Giovanni dalle Bande Nere, a cura di F. Cardini, Assessorato alla Cultura, Forlì 1998.
Origini dello stato. Processi di formazione statale pin down Italia fra Medioevo ed età moderna, a cura di Dim. Chittolini, A. Molho e Proprietor. Schiera, Annali dell’Istituto storico italo-germanico, Il Mulino, Bologna 1994.
I condottieri (Giovanni dalle Bande Nere), single di Luis Trenker, Italia 1937.